La grande motte
client: Festival des Architectures Vives 2016
anno: 2016
location: Montpellier, France
area: 20mq
project leader: N.Canessa
Il termine “limite” possiede un doppio significato, poiché può derivare da due differenti parole di origine latina: limes,limitis, e limen, liminis: il primo ha un’accezione negativa di confine, che sta a significare esclusione e un’insormontabile barriera per gli esseri umani; l’altra parola invece porta con sé il significato positivo di soglia, e sta a significare passaggio, inclusione e apertura a nuovi orizzonti. Vogliamo essere i creatori di una soglia verso uno spazio libero.
Uno spazio che fluttua tra due poli: accoglie senza rinchiudere, connettendo sfere di intimità, ricombinando e moltiplicando. Conoscendo e riconoscendo. Il progetto così è realizzato con l’interconnessione di elementi singoli che, insieme, specchiandosi, creano un’entità al tempo stesso unitaria e molteplice. L’immagine che suggeriamo è la corteccia vivente dell’albero chiamato “collettività”, slegata dalla sua matericità, che si apre come un teatro osmotico in cui i protagonisti sono le persone (e i loro volti).